La Cattedrale di Napoli è dedicata a Santa Maria Assunta: la sua costruzione iniziò nel XIII secolo, inglobando le precedenti strutture paleocristiane del Battistero di San Giovanni in Fonte e della Basilica di Santa Restituta. A seguito di incendi e terremoti è stata più volte distrutta e ricostruita: la facciata è la parte del duomo che nel corso dei secoli, attraverso successivi rimaneggiamenti e restauri, è stata oggetto delle trasformazioni più radicali oggi vediamo la facciata rifatta in stile neogotico alla fine dell'Ottocento, che però conserva il portale quattrocentesco.
All'interno, la Cattedrale ospita il battistero più antico d'occidente ed è suddivisa in cappelle: le tre più grandi ed importanti sono la Cappella del Succorpo, datata tra il XV e il XVI secolo, la Cappella di Santa Restituta, un interessante esempio di architettura paleocristiana, da cui si accede al battistero, e la Cappella del Tesoro di San Gennaro, considerata uno dei gioielli della Cattedrale, ricca di marmi, affreschi, dipinti e altre opere d’arte dei migliori artisti dell'epoca è sicuramente uno dei monumenti più importanti del barocco napoletano seicentesco. La Cappella ha anche un grande significato religioso, in quanto custodisce le reliquie di San Gennaro (patrono di Napoli), tra cui due ampolle contenenti sangue allo stato solido, attribuito al santo, che si liquefà tre volte all'anno.
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